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La Commissione paesaggistica di Canosa di Puglia

Una delibera di tre mesi prima appare in cospicuo ritardo sull’Albo Pretorio on-line. Riguarda la Commissione per il Paesaggio, un argomento mai così eluso, ed uno strano avviso pubblico per scegliere i suoi membri bandito a ferragosto del 2010.

Venerdì 29 luglio 2011 è apparso sull’Albo Pretorio on-line del Comune di Canosa di Puglia una strana delibera di Giunta: la 1441 del 21 aprile 2011. Strana perché definiva il compenso per i componenti della Commissione paesaggistica, bizzarra in quanto veniva resa pubblica a distanza di tre mesi dalla data di deliberazione.
Della Commissione per il Paesaggio ci siamo occupati circa un anno fa denunciando l’incongruenza, al limite della regolarità, di una delega paesaggistica concessa al Comune di Canosa in assenza di un requisito base, quello di avere già costituito la Commissione locale per il Paesaggio. Denunciammo anche la bizzarria di una legge nazionale che imponeva alle Regioni di devolvere questa importante funzione (la protezione del paesaggio, ritenuto bene essenziale della nostra terra) ai Comuni, con conseguente aggravio di costi per la Pubblica Amministrazione - dove vi era un solo ufficio competente a giudicare le istanze rappresentate, se ne insediava uno per ogni Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti - e minore qualità delle determinazioni, visto che reperire esperti di un certo livello in materie architettoniche, naturalistiche e storiche, per un Comune è sempre più difficile che per una Regione.
Ciò che è riportato in questa nuova delibera di Giunta non fa altro che confermare quelle vecchie paure, in un momento storico molto particolare che imporrebbe alle amministrazioni un maggior prodigarsi per il risparmio. Se a questo si aggiunge la beffa di membri tutto sommato mediocri, la frittata è fatta e i principi ispiratori traditi, con buona pace del legislatore.
Consideriamo qualche importante particolare. La delega paesaggistica è stata concessa al Comune di Canosa di Puglia il 11.01.2010, ma la Commissione per il Paesaggio si è insediata il 10 settembre 2010, ovvero otto mesi dopo. Il 21 aprile 2011, la Giunta comunale si è riunita per deliberare il compenso spettante a ciascun membro, con una delibera (la 144, per l’appunto) che compare sull’Albo Pretorio il 29 luglio 2011. Spontaneo chiedersi come si giustifichi tutto questo ritardo nella pubblicazione, ma è ancora più curioso un secondo interrogativo. Visto che solo in aprile 2011 qualcuno si è deciso a deliberare sul compenso dei commissari, quante volte si è riunita prima di allora la Commissione paesaggistica? E su quante pratiche si è pronunciata?
Veniamo adesso alle procedure utilizzate per la scelta dei componenti. Se ricordiamo bene, all’art. 8 della Legge regionale n. 20 sono descritte alcune loro caratteristiche, precisamente il secondo comma recita: le commissioni per il paesaggio sono composte da soggetti con particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio. In particolare ne fanno parte esperti in possesso del diploma di laurea attinente alla tutela paesaggistica, alla storia dell’arte e all’architettura, al restauro, al recupero e al riuso di beni architettonici e culturali, alla progettazione urbanistica e ambientale, alla pianificazione territoriale, alle scienze agrarie o forestali e alla gestione del patrimonio naturale.
Vediamo un po’ come il Comune di Canosa di Puglia ha inteso attrezzarsi per una scelta così impegnativa. Ebbene, lo ha fatto in una maniera, per loro abituale, che comunque lascia adito a più di una perplessità: un avviso pubblico con carattere estemporaneo di urgenza del 13 agosto 2010, a due giorni dal ferragosto, in una data in cui molti liberi professionisti hanno già chiuso per ferie e sono ormai in vacanza. Scadenza per la presentazione delle domande corredate da curriculum vitae: ore 13 del 10 settembre 2010, dopodiché le stesse verranno valutate in base ai requisiti previsti dall’avviso medesimo, considerando il titolo di studio, l’esperienza maturata, la professionalità e il livello di specializzazione raggiunto in riferimento alle funzioni connesse all’incarico. Sicuramente, la commissione composta dal Segretario Generale, dal Dirigente del Settore Urbanistica ed Edilizia e dal Responsabile dello Sportello Unico dell’Edilizia, deve aver lavorato molto alacremente quel 10 settembre, se oltre a valutare i curricula e stilare la graduatoria, ha trovato perfino il tempo per scrivere la determinazione dirigenziale n. 76 ed individuare i tre membri della Commissione. Potrebbero risponderci che non è stato molto faticoso, considerata l’esiguità delle domande pervenute; dopo tutto non potevano aspettarsi più di tanto per un avviso bandito a ferragosto.
Premetto che nessuno dei super-esperti è canosino. Sono tutti di fuori, il che rende ancora più misteriosa la faccenda del bando. Atteso che Dueparole.eu ha scoperto in settembre 2010 che ad agosto c’era stato un bando, è ragionevole pensare che dell’avviso pubblico ne sapessero in pochi a Canosa e quasi nessuno fuori. Come facevano allora in un periodo dedicato al riposo, tre professionisti forestieri, a sapere di quell’avviso pubblico? Quale interesse avrebbero mai avuto ad occupare un posto relativamente scomodo per un compenso di poco superiore a 32 Euro per seduta che non sarebbe bastato nemmeno a coprire le spese di spostamento?

Il primo degli esperti è un geologo, Mario Frate. In internet di significativo che lo riguardi non vi è molto, nel 1999 ha steso la relazione geologica allegata alla documentazione del PRG del Comune di Trinitapoli e nel 2005 ha lavorato per il Comune di Ostuni, anche questa volta con una relazione geologica a suffragio di una variante urbanistica . Tutto regolare se non fosse che sue non ben precisate attività, forse di consulenza, hanno riguardato anche il Comune di Canosa. Lo si evince da un comunicato stampa del 9 aprile 2011 con il quale si dà atto che due giorni prima, l’Assessore all’Urbanistica aveva promosso un incontro con i tecnici locali per presentare una bozza del PUG (Piano urbanistico generale). Tra gli intervenuti, oltre al sindaco, all’assessore del ramo Francesco Patruno, al dirigente dell’Ufficio Urbanistica Fabrizio Cannone, agli architetti Nicola Fuzio e Mauro Iacovilello, è menzionato anche il geologo Mario Frate, membro della Commissione paesaggistica. E’ lecito chiedersi a quale titolo lo abbia fatto, la questione non è di lana caprina. Se il dott. Frate ha prestato la sua opera con un contratto di consulenza, o comunque incaricato dal Comune, ha violato il comma 4 dei casi di incompatibilità prescritti nelle Linee guida per il funzionamento e la composizione della Commissione locale per il Paesaggio, allegate alla deliberazione di Giunta comunale n. 216 del 13 maggio 2010, laddove è prescritto che per tutta la durata del loro mandato i membri della Commissione, nonché i tecnici eventualmente ad essi legati in associazione professionale o in qualità di dipendente o di collaboratore, non possono accettare incarichi professionali pubblici inerenti ad attività edilizie presso il medesimo Comune, fatta salva comunque la conclusione degli adempimenti riferiti ad eventuali incarichi assunti precedentemente alla nomina.
Di certo l’elaborazione del PUG probabilmente non è un incarico inerente un’attività edilizia tout court, ma è chiaro che se nel Piano urbanistico dovesse venire sollevata una eccezione paesaggistica riguardante un qualche suo aspetto, il dott. Frate – membro della Commissione – si troverebbe in forte imbarazzo, non potendosi pronunciare ex-post su un qualcosa per il quale è stato consulente ex-ante.
Ancora più curiosa è la scelta degli altri due esperti o presunti tali. Il primo è un ingegnere. Si chiama Salvina Gagliardi e nella delibera è indicata come esperto in discipline dell’architettura e dell’ingegneria. Anche per lei mi sono affidato alla Rete. Ebbene, non ne è venuto fuori granché, anche a volerla strizzare. Si sa solo che è un ingegnere e che lavora in uno studio tecnico intestato a lei e a Vito Gagliardi , forse padre o fratello, a Corato. Si occupano di geologia, geotecnica e topografia. Tutte materie orientate al tecnico, che escluderebbero l’architettura per la quale dovrebbe avere una preparazione di rilievo, essendo quello il suo ruolo in seno alla Commissione paesaggistica. Che la riguardi, in internet compare solo una tesi di dottorato di ricerca su immagini ad alta definizione acquisite dal satellite per l’aggiornamento cartografico, chissà se una metodologia di questo tipo potrebbe essere utile a rilevare i paesaggi.
Ancora meno convincente è la scelta del terzo esperto, quello nelle discipline storico artistiche. E’ un architetto e si chiama Vincenzo Sparano, anch’egli con studio a Corato e si occupa di architettura di interni e di restauro. Significativa è una sua scheda su un portale pubblicitario per designer, sulla quale non appare assolutamente nulla tra i “concepts” o i progetti che ha curato.

Prima pubblicazione: 07.08.11 h 19:09

Sabino Saccinto

Vers. pdf
Pubblicato il 26/12/2012 h 12:59:09
Modificato il 22/07/2016 h 14:12:51

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