Home - pageS. Giorgio VillageContrada TufarelleLocaleNazionaleBlogContattaci

Giorgio Ambrosoli

Angelo Vassallo

Siti di interesse locale

Nino Imbrici blog

Agostino Di Ciaula blog - La voce degli invisibili

Leonardo Mangini blog

Comune di Canosa di Puglia

Canusium

Associazione sportiva Canusium

Campi diomedei

Presepe vivente

Canosa presepi

Canosa - sito in allestimento

Promozione del vino DOC

Giuseppe Cioce, consulente finanziario indipendente

Articoli per altri siti

Forum e nik name - 09.07.07

Pizzuto presidente del Consiglio comunale - 13.07.07

Registro tumori 1 - 29.11.07

Registro tumori 2 - 11.12.07

S. Giorgio Village - 04.01.08

Emergenza rifiuti in Campania - 06.01.08

Siti di interesse nazionale

Attendendo il bilancio

Bilancio previsionale non facile e per certi versi osteggiato. Una difficile eredità di conti non proprio in ordine ed un taglio del 25% ai residui attivi decisi dalla spending review del governo centrale. Il battesimo del fuoco per la nuova amministrazione diretta da Ernesto La Salvia.

Sono passati quasi tre mesi dall’insediamento di Ernesto La Salvia come sindaco della città di Canosa di Puglia e si è tutti in trepida attesa del primo atto di una certa consistenza della nuova amministrazione: il bilancio previsionale. Ho già dedicato almeno un paio di post, in passato, alla questione, ed in nessuno di essi mi sono pronunciato positivamente sulla gestione di Francè, evidenziando criticità e sostenendo l’assoluta infondatezza di quanto ci veniva ammannito, compreso l’avanzo di amministrazione ultimo scorso di 800 mila euro, propagandato come un successo, ma di fatto una bomba a tempo per chi sarebbe stato il suo successore. In questi mesi il nuovo sindaco si è pronunciato in forma per lo più ufficiosa sulla questione, affidando qualche sua esternazione al gruppo di sostegno su FB. In realtà, alcuni quesiti posti da questo sito non hanno trovato alcuna risposta, così come non è stato possibile sapere chi fossero i titolari del debito (ancora non conclamato) del Comune verso alcuni prestatori di servizi, specie nel campo dell’assistenza. Quelle che son passate sono state quisquilie, da un punto di vista quantitativo, come la minaccia di pignoramento, da parte della società fornitrice, delle poltroncine del nuovo Teatro Lembo o la discovery di telefonini in uso quasi gratuito a sindaco e assessori della vecchia amministrazione. Roba più di colore che di sostanza, non dimentichiamo che da questo sito si chiede conto di spese di qualche milione di euro, non migliaia.
Un mese più tardi, invece, è trapelata una notizia apparsa su FB più interessante, e per bocca proprio del neo-sindaco. Da quel che si è capito, sembrerebbe che già hanno provato a mettere insieme una bozza di bilancio previsionale, constatando, con amara sorpresa, quanto i numeri siano impietosi. Il buco sembrerebbe essere di almeno un milione di euro, suscettibili di aumento. E i numeri ci sono tutti. Se si considera che nel precedente bilancio di previsione, Francè aveva impegnato, dell’avanzo di amministrazione 2010, la bellezza di 1.215.282,29 € e che le spese, da un anno all’altro, non sono affatto diminuite, ma aumentate, appare chiara la difficoltà di redigere un soddisfacente previsionale nel 2012, reso ancora più impegnativo da un rendiconto 2011 che lascia non vincolati solo 503.376,89 € (meno della metà dell’anno precedente) da destinare come prima voce al capitolo delle entrate, per non considerare quanto accaduto in fase di salvaguardia, quando si è resa necessaria un’altra iniezione milionaria di euro per chiudere il bilancio.
In questo frangente anche il governo ci ha aggiunto del suo con la spending review, tagliando di un buon 25% i residui attivi; un provvedimento che non intaccherà il bilancio di previsione (formulato esclusivamente sull’anno di competenza) ma che farà sentire notevolmente il suo peso sul rendiconto 2012, quando a determinare l’avanzo di amministrazione entrerà tutto, anche gli arretrati. Non dimentichiamo che già nel 2011 lo sbilancio tra residui passivi e attivi ha superato il milione di euro, provate ad immaginare cosa accadrà quando dal piatto debole della bilancia bisognerà sottrarre un buon quarto di quello che vi è ora, ritrovarsi senza ICI e, per di più, con i trasferimenti diretti dello Stato ridotti. Una situazione da togliere il sonno a cui si aggiunge una denuncia, sempre via FB, del neo-sindaco, su una presunta trama di Francè, intento a manovrare per evitare che il previsionale venga approvato entro i termini di legge. La conseguenza sarebbe la caduta automatica dell’amministrazione, commissariamento, nuove elezioni con Francè che spera in una riaffermazione. In breve, uno scenario di tipo greco, in cui gli scassatori dei conti ritornano al governo proponendosi come salvatori della nazione. Non è una commedia di Ionesco, ma la cruda realtà. Ed in questo senso Francè sta avendo buon gioco, essendo riuscito a polarizzare tutta la discussione e l’attenzione politica non su faccende più vicine ai compiti istituzionali dell’amministrazione comunale, ma su altro, come la fantomatica richiesta, mai formalizzata, di un consiglio comunale monotematico sull’ospedale. A tal proposito vorrei ricordare a qualcuno che negli anni in cui Francè regnò, prima si presentavano le carte – ed era già un bel problema trovare le firme – poi, eventualmente, se ne discuteva. Ora invece siamo al paradosso di un caporione che richiede e pretende, dall’opposizione, di dettare l’ordine del giorno senza averne i numeri e che qualcun altro in maggioranza si faccia anche carico delle pastoie burocratiche.



Con il pesante lascito dei dieci anni di amministrazione ventolina, Ernesto La Salvia ha avuto un approccio quasi istantaneo quando si è visto in casa gli esattori di Equitalia che chiedevano gli arretrati della TARSU non versata da due scuole (Mazzini e Carella) ; una complicata vicenda addirittura nazionale non ancora completamente definita al Ministero delle Finanze.
Ad oggi, a parte quella delibera di emergenza, registriamo solo una, alquanto interessante, del 28 luglio 2012 dall’oggetto molto evocativo “Quantificazione delle somme impignorabili per il II semestre 2012”. Un atto tecnico, sicuramente, ma del quale non ricordo di aver visto precedenti in passato, forse per mia disattenzione o forse perché la precedente amministrazione preferiva occultare. Ebbene, il fatto che si definiscano per legge i capitoli di spesa che devono essere necessariamente coperti, pena la caduta delle garanzie minime di salvaguardia dei servizi comunali e del mantenimento dei diritti di base dei lavoratori, non so se costituisce una novità, di per certo rischia di incarnare un presagio, oltre a rappresentare un fire-wall contro eventuali aggressioni dei creditori. Interessante è la somma che viene posta a barriera di eventuali ed improvvisi appetiti di ritorno: 7.038.666,01 €, molto vicina a quei circa 9 milioni di euro che Francè si garantiva come deposito ogni anno. I creditori sono avvisati.



Sabino Saccinto

Vers. pdf
Pubblicato il 23/08/2012 h 15:55:58
Modificato il 05/06/2013 h 23:07:06

Condividi su Facebook

Riproduzione riservata

Registrati ed avrai la possibilità di commentare i post e di ricevere per e-mail un avviso di aggiornamento del sito.

Dueparole.eu é anche su Facebook