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Inceneritori a biomasse


Giorgio Ambrosoli
Ancora un intervento dell'amico Mimmo, già apparso su Canosaweb.it il 09.08.08, in cui si esamina se le centrali a biomasse (attualmente in proposta a Canosa) siano omologabili a tutti gli effetti ad un inceneritore convenzionale.
In altre parole ci si interroga sulla possibilità che quanto si prefigura di costruire, accampando l'escamotage che si tratti semplicemente di un sistema che fa parte di un ciclo industriale di smaltimento di rifiuti da lavorazione agricola, sia una sorta di cavallo di Troia con il quale far passare un inceneritore.
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Ancora un intervento dell'amico Mimmo, già apparso su Canosaweb.it il 09.08.08, in cui si esamina se le centrali a biomasse (attualmente in proposta a Canosa) siano omologabili a tutti gli effetti ad un inceneritore convenzionale. In altre parole ci si interroga sulla possibilità che quanto si prefigura di costruire, accampando l'escamotage che si tratti semplicemente di un sistema che fa parte di un ciclo industriale di smaltimento di rifiuti da lavorazione agricola, sia una sorta di cavallo di Troia con il quale far passare un inceneritore.
E i finanziamenti della CIP6 che considera queste macchine assimilabili a fonti rinnovabili di energia, non rappresentano una grande truffa per i cittadini contributori che si ritrovano tassati sulle bollette dell'ENEL a favore di un gruppo ristretto di industriali che risparmiano sulle spese di smaltimento dei rifiuti (l'incenerimento è svolto in proprio senza incarichi lucrosi a ditte specializzate) ed incassano anche i contributi statali?
Attendiamo riposte da chi è tanto autorevole per darle, ma siamo molto pesimisti sul fatto che arriveranno.


Cosa sono le biomasse?

Biomassa è tutto ciò che ha matrice organica. Può essere costituita da residui delle coltivazioni destinate all'alimentazione umana (es: sansa esausta) o animale, da piante espressamente coltivate per scopi energetici, da residui forestali, da scarti di attività industriali (come i trucioli di legno), da scarti delle aziende zootecniche o dalla parte organica dei rifiuti urbani. Per quanto riguarda i possibili utilizzi delle biomasse possiamo riferirci alla semplice combustione di legname per produrre calore, all'impiego di carburanti alternativi nei mezzi da trasporto o per produrre calore e/o elettricità, all'impiego di scarti industriali e/o rifiuti organici (trasformati in CDR, - combustibile derivato da rifiuti) in termovalorizzatori a biomasse.

Impianti a biomasse

Sulla Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2007 il Ministero dell'Ambiente pubblica un bando in base al quale piccole, grandi e medie imprese possono ricevere contributi per l'acquisto di impianti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, purtroppo sappiamo che gli inceneritori ribattezzati opportunamente "termovalorizzatori" con abile alchimia legislativa vengono annoverati nella categoria suddetta.
Perché tanta preoccupazione?
Grazie all'ingente finanziamento europeo molte MULTINAZIONALI, hanno modificato la loro natura societaria ( es.:numerosi ex zuccherifici) divenendo impianti di produzione di energia, occasione ovviamente sfruttata dalle lobby che lucrano sui rifiuti di varia natura e che hanno prodotto numerose richieste alle Regioni per la costruzione di nuovi inceneritori.
Lo scopo reale che la Comunità Europea, con tali finanziamenti intendeva fare era restituire al territorio ciò che è stato sottratto imponendo delle quote massime alla produzione di zucchero, fornendo liquidità per progetti che riguardano investimenti sul settore della produzione agricola locale.
Inoltre sappiamo che opportunamente, si stanno "istruendo" contadini e agricoltori avverso il costituendo Parco dell'Ofanto, con la giustificazione che la sua istituzione graverebbe negativamente sulle loro attività, ma in realtà è l'ennesimo e subdolo strumento per addivenire ad un'altra verità..ovvero, modificare il perimetro del costituendo Parco dell'Ofanto ( siamo sicuri che nell' auspicato ridimensionamento, certe particelle di Contrada Tufarelle saranno escluse!!!!), il quale come sappiamo per sua natura pone dei vincoli inderogabili per l'edificazione di qualsivoglia tipo di impianto e struttura figuriamoci di un inceneritore!!!!
Questi, forse i motivi della lungaggini burocratiche che incontra la costituzione del Parco dell'Ofanto ..ci auguriamo che il motore della ns attività economica ovvero l'agricoltura e soprattutto gli agricoltori non si facciano "raggirare" e strumentalizzare da un certo modus operandi che non è finalizzato a garantire le loro produzioni, bensì a creare un alibi per un progetto dove potranno lucrare in pochi: " l'inceneritore a biomasse".

Sulla necessità dell'impianto

Come i recenti avvenimenti ci testimoniano, dietro la bandiera della produzione energetica si mascherano i più subdoli scopi delle aziende promotrici. Tali tipi di impianti, prevedono oltre all'incenerimento delle cosiddette "biomasse" la produzione di energia elettrica cedibili alla rete.
I MegaWatt elettrici che saranno ceduti alla rete nazionale di fornitura elettrica saranno pagati beneficiando anche di una percentuale di denaro prelevata dalla bolletta , infatti la componente tariffaria A3 nella bolletta dell'Enel che noi tutti paghiamo, copre i costi per il finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili (come si è detto gli inceneritori rientrano in questa categoria).
I bilanci energetici ed economici di impianti di questo tipo sono infatti in pesante passivo, e mantengono benefici solo per l'assurda legge incentivata dai CIP 6 o dai certificati verdi.
Inutile dire che questi impianti consumano più energia di quanta ne producano, contribuiscono all'effetto serra, alterano la salubrità delle produzioni dell'agricoltura inquinando l'ambiente. Considerando che l'investimento totale di tale impianto dovrebbe essere superiore agli 80 milioni di euro, viene naturale pensare a quali possano essere i guadagni sul lungo termine garantiti a questi impianti dall'attuale legislazione italiana.
La razionale considerazione è che gli impianti a biomasse non sono quasi mai fonti rinnovabili, la legge italiana prevede che al loro interno vengano bruciati anche gli RSU e dopo una fase iniziale tali impianti finiscano per diventare dei veri e propri inceneritori di rifiuti, questo è il motivo che ci deve vedere coesi nel ribadire fortemente il "NO" dei canosini all' insediamento sul ns territorio.
A tale proposito sono evidenti numerosi esempi, citiamo quello di Massafra che, nato come termovalorizzatore a biomasse è autorizzato a bruciare anche il combustibile derivato da rifiuti (altra alchimia legislativa che corre in soccorso della lobby degli inceneritori consentendogli di bruciare CDR-Q dove Q stà per cdr di qualità), come è vero che tale impianto, per dimostrare il fattivo spirito di collaborazione della Puglia avanzato dal Presidente della Regione Vendola, incenerisce anche il CDR della Campania che come sappiamo non è altro che immondizia pressata ed opportunamente imballata.
Inoltre vi sono una serie di incompatibilità dell'impianto con ns il territorio:

Illustri pareri dal mondo scientifico

Se si vogliono avere pareri scientifici e medici sull'incenerimento di biomasse, ci si può rivolgere a livello nazionale ad esperti del settore, quali:

Ricordiamo, che le emissioni prodotte dagli inceneritori come: le nanopolveri di metalli pesanti, il gruppo degli idrocarburi, la formaldeide, il particolato respirabile (inferiore a 2 micron), il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto , l'anidride solforosa, sono i composti che destano le preoccupazioni maggiori di ordine sanitario.
Da queste considerazioni si comprende che la presenza di tale tipologia di inceneritore sul territorio canosino, non risolve in alcun modo il problema dei rifiuti a livello locale né porterebbe vantaggi economici alla collettività, in quanto, come si è detto dovrebbe bruciare solo biomasse, quindi è evidente che si tratta di un'altra subdola maniera per lucrare, da parte di privati (con la connivenza di una certa classe politica), sul ns habitat già a lungo e oltremodo violato ed offeso con sversamenti di rifiuti" speciali" provenienti da tutta Italia.


Mimmo

Pubblicato il 11.08.08 h 01:12
Modificato il 25.11.09 h 12:50

Fantapolitica - Meno male che Francesco c’è Prova di collegamento ad un DB

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